Le esportazioni di frutta dominicana raggiungono nuovi massimi, grazie alla domanda di Stati Uniti e Unione Europea
Frutti emergenti come la pitahaya (frutto del drago) stanno guadagnando terreno sui mercati internazionali, anche se l'offerta attuale è limitata.
La Repubblica Dominicana sta registrando una forte crescita nel settore delle esportazioni di frutta, con un aumento significativo delle spedizioni di mango e avocado sotto l'attuale amministrazione. Il Vice Ministro della Produzione Agricola Eulalio Ramírez ha dichiarato che le esportazioni di mango sono passate da 20 milioni di dollari nel 2020 a 50 milioni di dollari nel 2024, principalmente verso gli Stati Uniti e l'Europa.
Anche le esportazioni di avocado sono aumentate, raggiungendo i 309,4 milioni di dollari quest'anno rispetto ai 223,4 milioni del 2020. Nuovi frutti come la pitahaya e la castaña de masa (noce di pane) si stanno aggiungendo alla lista delle esportazioni, con piantagioni fresche sostenute dal Ministero dell'Agricoltura e dalla Banca Agricola attraverso programmi di finanziamento.
Attualmente, oltre 150.000 acri del Paese sono coltivati con diverse varietà di mango e 850.000 acri sono dedicati all'avocado. Gli agrumi coprono altri 716.760 acri e le piantagioni di cocco raggiungono gli 860.000 acri.
Dal 2020, il Ministero ha distribuito quasi 3 milioni di piante da frutto a oltre 25.000 produttori, di cui 6.074 donne, e ha sostenuto la piantagione su oltre 253.000 ettari. L'assistenza tecnica è stata fornita più di 3.300 volte ai produttori di tutto il Paese.
Sono stati compiuti sforzi anche per rilanciare frutti autoctoni come il sapote, il mandarino, la nespola e la guaiava, aumentando al contempo l'interesse per colture molto richieste come l'uva, la pitahaya e la castaña de masa. Questo frutto, un tempo trascurato, è ora apprezzato per il suo contenuto nutrizionale e per il suo potenziale utilizzo in alimenti senza glutine e senza latticini.
fonte: dominicantoday.com
foto: everythingpuntacana.com