L'impennata dei prezzi di frutta e verdura in Messico sta alimentando l'aumento dell'inflazione.
Questo aumento segna un'inversione della tendenza dei due mesi precedenti di calo dell'inflazione.
Il tasso di inflazione in Messico è salito al 4,76% a ottobre, rispetto al 4,58% di settembre, principalmente a causa di un'impennata dei prezzi di frutta e verdura, secondo l'istituto nazionale di statistica, INEGI. Questo aumento segna un'inversione di tendenza rispetto ai due mesi precedenti, durante i quali l'inflazione era in calo. L'inflazione di fondo, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, ha continuato la sua tendenza al ribasso, raggiungendo il 3,80% per il 21° mese consecutivo.
Questa tendenza potrebbe influenzare le prossime decisioni della Banca del Messico (Banxico) in merito a possibili tagli ai tassi di interesse. Banxico ha già ridotto il tasso di interesse tre volte quest'anno, portandolo al 10,50%. Il rapporto dell'INEGI evidenzia un significativo aumento del 15,90% su base annua dei prezzi di frutta e verdura ad ottobre, il più alto dal luglio scorso, dovuto principalmente alle condizioni meteorologiche. Inoltre, i prezzi dei servizi sono aumentati del 4,98% e i costi energetici del 4,62%, influenzati dalla fine dei sussidi elettrici estivi.
Guardando al futuro, Pantheon Macroeconomics prevede un possibile calo dell'inflazione entro la fine del 2024, grazie al miglioramento delle catene di approvvigionamento e a condizioni climatiche favorevoli, in linea con la proiezione di inflazione di fine anno del 4,41% degli analisti di Citibanamex, uno dei maggiori istituti finanziari del Messico.