La Cina amplia la sua presenza sul mercato globale dei mirtilli.
Con una crescita nella produzione, la Cina cerca di conquistare più mercati.
La Cina, un tempo grande importatore di mirtilli, sta aumentando le sue esportazioni di questo frutto grazie alla rapida espansione della sua coltivazione. Attualmente, i mirtilli cinesi vengono esportati a Hong Kong, Macao, Singapore, Thailandia, Russia, Giappone e altre regioni, spinti da iniziative come la linea ferroviaria Cina-Laos e l'Associazione economica regionale, che aprono porte nel sud-est asiatico. Nel 2023, la Cina ha esportato 1.102 tonnellate di mirtilli, raggiungendo 8,89 milioni di dollari di entrate e ampliando la sua rete di esportazione a nove paesi, tra cui Hong Kong e diverse destinazioni nel sud-est asiatico.
A livello globale, la produzione di mirtilli supera 1,86 milioni di tonnellate, con previsioni di crescita a 3 milioni di tonnellate nei prossimi cinque anni, grazie alla forte domanda in Asia. La Cina è attualmente il principale produttore di mirtilli, con 78.000 ettari e 525.000 tonnellate nel 2022, seguita dagli Stati Uniti e dal Perù, quest'ultimo spicca come il principale esportatore grazie alla sua alta produttività per ettaro. Mentre la Cina espande la sua produzione, cerca di conquistare mercati nel sud-est asiatico, in Medio Oriente e nel Nord America, in particolare attraverso iniziative commerciali come "La Via della Seta".
"La Via della Seta" è un'iniziativa cinese lanciata nel 2013 per creare reti di commercio e infrastrutture che colleghino Asia, Europa e Africa. Il suo obiettivo è facilitare il commercio globale attraverso rotte terrestri e marittime, costruendo strade, porti e ferrovie in diversi paesi.
fonte: agraria.pe
foto: jooever.com