La produzione di mango peruviana sta risentendo della scarsità d'acqua e della concorrenza.
Il Perù mira ad espandere i propri mercati e a migliorare la propria strategia commerciale globale.
La scarsità d'acqua a Piura, principale regione peruviana produttrice di mango, preoccupa gli agricoltori poiché incide negativamente sull'irrigazione e sulle dimensioni dei frutti.
Secondo Iván Vílchez, presidente dell'Associazione Peruviana dei Produttori ed Esportatori di Mango (APEM), la situazione è aggravata dai bassi prezzi alla produzione, dovuti all'aumento dell'offerta brasiliana, principale concorrente del Perù in Europa. Il Brasile, con varietà come "Tommy Atkins" e "Palmer", domina il mercato globale grazie alla capacità di produzione continua durante tutto l'anno e ai tempi di transito più brevi verso l'Europa.
Vílchez raccomanda al Perù di estendere la sua stagione di raccolta e di distribuire meglio la sua offerta per evitare la saturazione del mercato. La varietà "Kent", apprezzata per la sua qualità, rimane il punto di forza del Perù nei mercati internazionali, ma è fondamentale incrementare il consumo interno di altre varietà come "Edward" e "Ataulfo" e ricercare nuove opzioni con un sapore migliore e maggiore resistenza.
Per competere, il Perù deve promuovere il suo mango nei mercati chiave, replicando strategie di successo come quelle dell'U.S. National Mango Board, e lavorare sulla standardizzazione della qualità lungo tutta la filiera produttiva. Il porto di Chancay rappresenta un'opportunità strategica per ridurre i tempi di transito e accedere ai mercati asiatici con frutta di alta qualità.
Fonte: agraria.pe;
Foto: peru.info