L'Argentina e gli Stati Uniti hanno ripreso i negoziati commerciali, con particolare attenzione agli agrumi dolci.
Il nuovo dialogo mira ad ampliare le esportazioni argentine e a superare la storica disputa sui limoni.
L'Argentina e gli Stati Uniti hanno riaperto le trattative commerciali, questa volta focalizzate sugli agrumi dolci, lasciandosi alle spalle il conflitto sui limoni. L'amministrazione di Javier Milei, con il supporto di ex funzionari di Macri, sta spingendo queste conversazioni a Washington per evidenziare la qualità dei prodotti argentini.
Vale la pena ricordare che nel 2001 è iniziata la disputa sui limoni, quando gli Stati Uniti hanno bloccato l'ingresso dei limoni argentini, sostenendo possibili rischi fitosanitari. Sebbene l'Argentina abbia cercato di dimostrare che i suoi limoni soddisfacevano gli standard sanitari, le restrizioni sono rimaste in vigore per diversi anni. Nel 2017, la proibizione è stata revocata. Tuttavia, questo conflitto ha lasciato un segno nelle relazioni commerciali tra i due paesi.
Oggi, l'Argentina sta cercando di posizionare arance, mandarini e pompelmi nei mercati internazionali. Rappresentanti del governo argentino hanno presentato argomenti al Dipartimento del Commercio americano per aumentare le quote di esportazione.
Gli Stati Uniti, affrontando una diminuzione della produzione di agrumi dolci, offrono un'opportunità attraente per l'Argentina. Tuttavia, l'apertura del mercato dipende dall'ottenimento di certificazioni sanitarie.
L'Argentina, essendo uno dei principali produttori dell'emisfero australe, esporta meno agrumi rispetto ad altri paesi concorrenti, come il Cile. Nonostante produca di più, l'Argentina genera solo $ 60,5 milioni dalle esportazioni, mentre il Cile raggiunge un reddito di $ 270 milioni, il che potrebbe intensificare la concorrenza tra i due paesi.
fonte: elentrerios.com foto: globalports.com.ar