Produzione mondiale uva da tavola in crescita in 2023/24
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Friday 05 January 2024
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La produzione globale di uva da tavola nella campagna 2023/24 (giugno-maggio) dovrebbe arrivare a 28,4 milioni di tonnellate, 490.000 in più rispetto alla stagione 2022/23 (foto: foodrepublic.com)
Principalmente per il miglioramento della produzione cinese, il volume di uva da tavola prodotta a livello globale dovrebbe salire di 490.000 tonnellate rispetto alla campagna precedente.
Stando a un recente report FAS, pubblicato dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, la produzione mondiale di uva da tavola per la stagione 2023/24 (giugno-maggio) dovrebbe arrivare a 28,4 milioni di tonnellate (+490.000 tonnellate rispetto alla campagna 2022/23).
Il report ci dice anche che le esportazioni dovrebbero rimanere relativamente stabili a 3,7 milioni di tonnellate. Questa stabilità è attribuita all’aumento delle spedizioni dal Cile e dalla Cina, che compensa il calo delle spedizioni dalla Turchia e dagli Stati Uniti.
Cina: la principale nazione produttrice mondiale dovrebbe registrare un volume totale di 13,2 milioni di tonnellate (+750.000 rispetto alla campagna pregressa). L'export cinese dovrebbe attestarsi a 480.000 tonnellate (+23% rispetto all'annata precedente): l'incremento è previsto verso i mercati asiatici, in particolare Indonesia e Vietnam. L'import cinese dovrebbe diminuire per il quinto anno consecutivo di circa un -25%, a 130.000 tonnellate, spinto dall'aumento delle quantità nazionali disponibili.
India: la produzione dovrebbe toccare quota 3 milioni di tonnellate, +100.000 rispetto alla campagna precedente, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli che potenziano le rese e migliorano la qualità dei frutti. Le esportazioni indiane dovrebbero attestarsi a 295.000 tonnellate (+13.000), in particolare verso l'Unione Europea.
Turchia: si prevede che la produzione sarà di 1,9 milioni di tonnellate (-320.000) a causa delle perdite di raccolto, in particolare nella regione dell'Egeo. Le esportazioni turche dovrebbero arrivare a l180.000 tonnellate, 47.000 in meno rispetto alla stagione precedente.
Unione Europea: la produzione dovrebbe attestarsi a 1,3 milioni di tonnellate (-248.000), in gran parte a causa delle pesanti perdite in Italia a seguito delle forti piogge di maggio e giugno. Gli elevati costi di cariico e di trasporto stanno reindirizzando le forniture disponibili verso i mercati intra-UE, con le esportazioni che dovrebbero arrivare a 150.000 tonnellate, -23.000 rispetto all'annata pregressa. Si prevede che le importazioni raggiungeranno le 630.000 tonnellate (+57.000).
Stati Uniti: la produzione dovrebbe essere di 878.000 tonnellate, +67.000 rispetto alla campagna precedente. Si prevede che l'export USA sarà pari a 210.000 tonnellate (-37.000) per via del calo degli approvvigionamenti esportabili. Le importazioni statunitensi dovrebbero attestarsi a 760.000 tonnellate, trainate dalle spedizioni record dal Messico che compenseranno le minori forniture dal Cile all'inizio della campagna di vendita.
Cile: la produzione cilena dovrebbe raggiungere le 745.000 tonnellate (+89.000 rispetto alla campagna precedente). I volumi più elevati dovrebbero comportare esportazioni per un totale di 565.000 tonnellate, 68.000 in più rispetto al 2022/23. Gli Stati Uniti, mercato principale del Cile, rappresentano quasi la metà dell'export complessivo.
Perù: la produzione peruviana dovrebbe rimanere stabile a 776.000 tonnellate. Le temperature più calde e l’umidità più elevata nelle regioni settentrionali rendono i vigneti più suscettibili alle malattie fungine. Tuttavia, le condizioni di coltivazione più tipiche del sud dovrebbero compensare le perdite. Le esportazioni peruviane dovrebbero rimanere pressoché invariate a 595.000 tonnellate, consentendo al paese di mantenere la posizione di principale esportatore mondiale, leggermente davanti al Cile.
Sudafrica: la produzione sudafricana dovrebbe essere di 342.000 tonnellate (+24.000 VS 2022/23) grazie alle buone condizioni di crescita e all'entrata in produzione di nuove cultivar. Le esportazioni sudafricane dovrebbero raggiungere le 310.000 tonnellate, +25.000 rispetto alla stagione precedente.
Australia: si prevede che la produzione australiana raggiungerà la cifra record di 220.000 tonnellate, segnando un pieno ritorno ai livelli pre-COVID-19. Una primavera e un'estate asciutte, combinate con un'abbondante irrigazione, hanno consentito un ottimo germogliamento e un'eccellente formazione dei grappoli, con rese che ci si aspetta elevate. Le esportazioni dovrebbero quindi crescere di 9.000 tonnellate su base annua fino a raggiungere le 140.000 tonnellate, in particolare verso i mercati asiatici.
Fonte: apps.fas.usda.gov